Tra i borghi più belli d’Italia, Acerenza: la “città cattedrale”

Tra i borghi più belli d’Italia, Acerenza: la “città cattedrale”

Il primo paese della Basilicata che ricordo di aver visto è stato Acerenza, in provincia di Potenza, quando con la mia famiglia andai a trovare mia sorella maggiore in “trasferta” per una vacanza in Basilicata. E la sua scelta fu davvero ottima. Lei alloggiava in deliziose baie a circa 830 metri di altezza che dominavano un panorama innevato e incantevole che nella stagione meno fredda rivela gli ampi campi di vigneti e il verde rigoglioso che circonda il panorama e racchiude anche il suo lago, habitat di una variegata fauna e flora.

Acerenza è, infatti, annoverato tra i 50 borghi più belli d’Italia, e tra i 5 borghi più belli della Basilicata accanto a Castelmezzano, Pietrapertosa, Guardia Perticara e Venosa, rappresentando uno dei comuni della Basilicata dalle origini più antiche – VI e IV sec. a. C. –  cui nome fu dato dalle prime tribù lucane, gli Osci, che chiamarono il loro più alto insediamento “Akere” divenuto in seguito “Acherutia”, menzionato dal famoso poeta lucano Orazio con il nome di “Acheruntia” che significa proprio “luogo alto”. Per questo gli abitanti di Acerenza vengono chiamati Acheruntini.

Tra i borghi più belli d’Italia, Acerenza: la “città cattedrale”Acerenza, paesino dal caratteristico profilo medioevale con le sue mura e i caratteristici vicoletti, vista dalla valle e soprattutto da chi, come me, proviene dalla Puglia, si presenta come una fiera città sorta su una rupe di tufo calcareo di forma circolare e che, come una fortezza, viene anche chiamata la “città cattedrale” per la presenza al suo interno di una maestosa Cattedrale di stile romanico risalente all’XI sec. che imponente è degna di essere considerata d’interesse nazionale per la ricchezza dei suoi affreschi, bassorilievi e dell’antichità dei suoi marmi e delle colonnine di origine greca.

La Cattedrale è ricca di storia e di culto. Dedicata a Santa Maria Assunta e a San Canio Vescovo, la Cattedrale fu costruita alle origini della diffusione del culto cristiano in Basilicata grazie al soggiorno proprio di San Pietro, facendosi spazio su di un’antica chiesa paleocristiana dedicata al pagano Ercole Acheruntino.

Percorrendo le viuzze dell’antico borgo di Acerenza si nota come la Cattedrale è solo uno dei fiori all’occhiello di questo borgo tra i più belli d’Italia che per la presenza dei suoi tanti decorati palazzi risalenti al Settecento e del Palazzo Cinquecentesco databile nello stesso periodo del Convento Francescano rende la visita di Acerenza un piacevole cammino tra storia e arte.

Ad anni di distanza dal mio primo inesperto e infantile sguardo su Acerenza, la particolarità e il fascino di questo borgo possono confermare il ricordo di un paese che mi ha fatto amare i borghi medioevali e i paesini ai più ancora sconosciuti.

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